In queste settimane il giornalismo italiano ha dimostrato la confusione totale in cui giace, addirittura più marcata di quella del governo stesso di cui sarebbe incaricato di chiarirne le dinamiche. Paradossale, ma è così.
Oggi il giornalismo è alla ricerca dello scoop, della notizia che fa più “share”, al pari di un cane affamato che rincorre il suo osso. Come per un social, si cerca sempre di più un’ informazione che piaccia, non che informi veramente; la notizia ormai è un prodotto da vendere.
Se questo è voluto o semplicemente frutto di un sistema allo sbaraglio è complicato da dire. Ma una cosa la si può affermare con sicurezza: una massa stupida è sicuramente più facile da gestire di una cittadinanza informata e consapevole.
Viva la democrazia...