top of page
  • Immagine del redattoreSebastiano Michelotti

Afghanistan: finto ritiro degli USA

Aggiornamento: 27 mag 2020


Vi ricordate il precedente articolo in cui parlavo del “ritiro” ufficioso di Trump dall’Afganistan accusandolo di strumentalizzare una finta pace per le sue elezioni? Beh, a quanto pare non avevo tutti i torti. L’Afghanistan rimane un importante obbiettivo geopolitico per via delle sue risorse e della sua posizione strategica nel Medio Oriente. Semplicemente per gli USA, la pace reale non è un interesse abbastanza grande. Non frutterebbe abbastanza guadagni e non avrebbe vantaggi militari o economici.


Se qualche tempo fa il Pentagono aveva avviato le procedure di ritiro delle truppe sui canti di FINTA VITTORIA DIPLOMATICA di Trump, ora è tutto fermo. La cosa non mi sorprende affatto. Il comando ha sospeso partenze e arrivi da Kabul per tutte le unità americane. Misure adottate a causa dell’epidemia, ci dicono.


In Afghanistan però i casi totali di Covid-19, secondo le fonti ufficiali, sono molto bassi (una ventina) e non vi è nessuna misura sul campo che faccia pensare ad una reale preoccupazione delle truppe. Nessuna misura particolare o preparazione di ambienti per un’eventuale epidemia. La vicinanza con l’Iran e l’opportunità rappresentata dalla situazione di confusione generale fanno pensare ad un quadro ben diverso.


Intanto interi reparti Usa si stanno riorganizzando e concentrando in alcune basi, processo che andrà avanti per tutto il 2020, segno che il conflitto non è affatto terminato e che gli americani non intendono, di fatto, lasciare quel campo.


E intanto gli innocenti soffrono, muoiono, vivono in una quarantena durata 20 anni e dettata dalle orribili leggi di una guerra vile e subdola. Peggio di un virus, che incarna la figura della natura matrigna e uccide esseri umani, c’è solo la guerra. Umani che uccidono altri esseri umani.

11 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page